venerdì, ottobre 31

come sopravvivere al mese di novembre

In effetti, novembre in Finlandia non è il massimo dell'allegria. Quindi meglio attrezzarsi in partenza, per non farsi trovare impreparati. Io per strafare, da qui a Dicembre ho qualcosa da fare per ogni fine settimana, o quasi... :))

Domani festa di Hallowen (in ritardo di un giorno) a casa di Hanna: per l'occasione io e Carmelo abbiamo comprato parrucconi e occhiali da sole stile anni '70, magari pubblicherò poi un po' di foto, tanto ormai la mia dignità è prossima allo zero assoluto :D (non mi vestivo a maschera da quando avevo 7-8 anni, per fortuna).
Il fine settimana dopo, facciamo la festa di "inaugurazione" del nuovo appartamento.. anche se ormai ci stiamo dentro da un mese :D ..devo ricordarmi di comprare gli ingredienti per il tiramisù!
Quello dopo ancora (15 novembre) è il compleanno di Karen. Invece per il weekend successivo, ancora nessun programma :D
A fine novembre invece, fine settimana lungo (incluso il lunedi) a Kaunas, in Lituania, passando per Riga (grazie Ryanair, 35 euro per un volo andata/ritorno!).
Tornato dalla Lituania, mi aspetta il viaggio aziendale a Tallin: due giorni di pikkujoulu (piccolo Natale). Lavoro blando misto a festeggiamenti vari :))

..insomma, domani comincia novembre, fuori piove ed il cielo è grigio, ma tutto sommato, non mi sembra proprio il caso di lamentarsi della situazione :)

P.S. mi riprometto di scrivere un po' di più sul blog, ultimamente non ho avuto nè tempo, nè voglia di farlo ;)

domenica, ottobre 19

il pescatore di asterischi

C'è un quaderno che nascondo
ma non ho
mai scritto cosa sei
per me
perché è facile
tu mi leggi dentro
io no
se gli errori li cancello
resta la
peggior calligrafia
che ho
avuto in vita mia
nuda lì sul foglio
io sono un pescatore di asterischi
sotto un'onda a forma di parentesi rotonda che mi porta via
non si può partecipare
subito a un concorso di poesia
che idea
intitolarla 'apnea'
vale un primo posto
in questo gioco di pensieri sporchi sopra a un letto
prima di abbracciarti mi connetto e penso insieme a te
i tuoi capelli neri a punta di inchiostro
si aggrovigliano ai miei
io polipo tu seppia non vuoi farti mangiare
però nella vita c'è sempre un però
un cielo che si appoggia sul mare
e tu impari chi sei
come un giocoliere spendi tutto il tempo a cercare
il senso gravitazionale che non c'è
e c'è un grillo che nascondo
ogni tanto esce e dice che
chissà
chissà se anche lei
è pura fino in fondo
in questo gioco di pensieri sporchi sopra a un letto
prima di abbracciarti mi connetto più vicino a te
e tu sei bella come quella Madonna che un giorno qualcuno pescò
anche il polipo e la seppia non si fanno più male
eh no, son saliti a guardare
il cielo che si spegne nel mare
laggiù dove sono gli Dei
siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare
il senso gravitazionale che non c'è
il senso
siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare
il senso gravitazionale che non c'è
il senso
siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare
il senso gravitazionale che non c'è
il senso
il senso
Samuele Bersani

i buoni

Dal romanzo Uomo nel buio, di Paul Auster:

… questa persona buona che rifiuta di credere di essere buona perché soltanto i buoni dubitano della propria bontà, ed è questo il presupposto che li rende buoni. I cattivi sanno di essere buoni, ma i buoni non sanno niente. Passano la vita perdonando gli altri, ma non possono perdonare se stessi.

martedì, ottobre 14

fare rumore... forse serve

...di certe cose, più se ne parla, meglio è.

"I Casalesi prima di Natale
uccideranno Saviano e la scorta"

di ANGELO CAROTENUTO e CONCHITA SANNINO


NAPOLI - Hanno stabilito una data, come stessero scrivendo il loro "romanzo" nero dei conti da regolare. Stavolta i padrini che dirigono il gruppo stragista del clan dei casalesi avrebbero deciso persino un termine per distruggere la vita di Roberto Saviano. Ed è la prima volta che affiora una dead line. "Entro dicembre morirà", racconta un ex criminale ormai diventato collaboratore di giustizia da oltre un decennio.
I casalesi stavolta tirano in ballo anche la sua scorta, i sette carabinieri che sono il suo scudo e i suoi amici, la sua ombra e la sua compagnia.

"Succederà entro la fine di dicembre. Quel libro ha fatto troppo clamore", aggiunge il superpentito dei casalesi. Si tratta di un personaggio che da tempo, come ovvio, risulta estraneo agli affari criminali, e tuttavia è radicato in quei luoghi d'origine e considerato troppo attendibile per non far sospettare che abbia colto voci convergenti dalla sua Casal di Principe, nel cuore della provincia di Caserta, devastata dal disegno stragista di questi mesi, con 15 morti innocenti in poco più di cinque mesi.
Il clan del terrore alza dunque il tiro sullo scrittore-simbolo di Gomorra. Ma lui, sorriso sghembo di sempre, finge normalità. "Che dovrei fare? Continua tutto come prima. Non ho mica altra strada che resistere, resistere, resistere". Poco dopo, a chi lo strattona, risponde ironico: "Una cosa mi hanno insegnato questi due anni passati in solitudine: cucino, elaboro ricette; ehi, sto diventando un cuoco".

Fuori dal suo itinerante covo protetto, l'ultima minaccia contro Roberto Saviano è ritenuta "attendibile". Sono in corso ulteriori accertamenti, è stata registrata nelle ultime ore agli atti della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli. È un foglio datato 1 ottobre 2008. Venti righe. E si riferisce a un incontro avvenuto tre giorni prima.
Quelle venti righe che continuano a sbarrare la fiducia in una vita normale, per il giovane autore diventato emblema della lotta alle mafie, alle collusioni e all'omertà dei territori che piegano la testa. In gergo giudiziario si chiama "annotazione".

Quattro righe, a metà foglio, riportano fedelmente la confidenza che il superpentito della cosca mafiosa dei casalesi ha affidato, a fine settembre, ad un funzionario dello Stato, che ha poi riferito tutto alla polizia. Un incontro non casuale, ma dettato probabilmente da motivi di vecchia consuetudine. Forse i due si sono fermati a parlare intorno a un caffè; forse a cena. Durante quel colloquio, il pentito dei casalesi, uno dei primi a collaborare con lo Stato, già imparentato con le famiglie più in vista del gotha criminale, spiega di aver saputo che a ridosso di Natale scatterà la tragica vendetta contro lo scrittore. Perché? "Troppo caos ha provocato quel libro, un fenomeno", spiegherà a voce la persona che assume le informazioni dal pentito.

Nella trascrizione l'alto esponente della polizia, da Milano, scrive: "Quest'ultimo (il pentito dei casalesi, ndr) avrebbe riferito (al funzionario) che entro fine dicembre il famoso scrittore del libro Gomorra, Saviano Roberto, sarebbe stato ucciso insieme alla sua scorta, in quanto con il suo libro aveva fatto troppo clamore". La segnalazione investe subito i vertici della polizia e del Comando generale dell'Arma. Si restringono ulteriormente le maglie della protezione: cautela massima, non c'è spazio per minimi cedimenti all'impenetrabile rete dei controlli e delle bonifiche previste a ogni spostamento di Saviano. C'è chi, dai massimi livelli delle forze dell'ordine, valuta anche la necessità di misure radicali: non ultima quella di prevedere un temporaneo trasferimento all'estero.
Franco Roberti, il procuratore aggiunto antimafia, non entra nel merito della vicenda ma ribadisce: "Sappiamo da tempo che lo scrittore Saviano è esposto, le misure di protezione intorno alla sua persona saranno le più adeguate". Ma nessuno può escludere, rispetto all'eco dettagliato di questa presunta sentenza di morte - "entro dicembre, con la scorta" - eventuali collegamenti con l'agghiacciante scenario di vendetta che emerge dopo i blitz messi a segno da polizia e carabinieri, in Terra di Lavoro, con il pool esperto di casalesi della Dda di Napoli.

Più circostanze giustificano la massima allerta degli inquirenti Quell'incontro tra il superpentito e il suo ospite risale al 27 settembre scorso. Cioè: nove giorni dopo i 7 morti innocenti (prima Antonio Celiento, ammazzato perché un confidente di polizia; poi i sei ghanesi massacrati nella sartoria); e tre giorni prima che lo Stato assestasse un colpo di maglio al gruppo stragista, con la cattura di tre dei suoi più fidati killer, Alessandro Cirillo, Giovanni Letizia e Oreste Spagnuolo, e il sequestro di uno spaventoso arsenale - 11 armi, tra cui un kalashnikov. Proprio Spagnuolo il 6 settembre decide di collaborare con lo Stato. Il 7 racconta un dettaglio che oggi, collegato alla minaccia indirizzata a Saviano, mette i brividi. Setola infatti, il superlatitante in fuga, il killer ritenuto ideatore (con placet del boss Bidognetti) della sequenza di omicidi e terrore contro imprenditori coraggiosi e parenti di pentiti, da alcune settimane "era a caccia di un detonatore con un telecomando". Lo racconta il neopentito Spagnuolo. "Setola mi ha parlato del fatto che cercava di procurarsi un detonatore con telecomando. Diceva che era un modo facile per uccidere", ha precisato.

Roberto Saviano oggi ripete: "Non cambia niente, l'importante è tenere la testa sollevata". È la stessa cosa che ripetè, il 17 settembre del 2007, in piazza a Casal di Principe, l'ultima sua apparizione in una piazza: "Ragazzi, non fatevi strappare il diritto alla felicità". Forse, lo stava dicendo anche a se stesso.


Fonte Repubblica.

lunedì, ottobre 13

incontro ravvicinato con una volpe

Ieri sera sono andato a farmi una passeggiata vicino al lago, ed al ritorno verso casa, ho incrociato una volpe!! Sarà che qui gli animali sono abituati a vedere gli uomini, ma non è scappata subito, anzi, camminava piano girandosi a guardarmi ogni tanto.. :))
Comunque, all'elenco degli animali visti dal vivo, ora posso aggiungere la volpe! :)

venerdì, ottobre 10

fine settimana

Finalmente. Dopo una settimana davvero lunga, ci vogliono due giorni di pausa. 3 giorni di conferenze organizzate da noi (Hermia) qui a Tampere per Mindtrek: oltre al lavoro da fare per la conferenza, avevo anche lavoro "normale" da fare. Quindi per due giorni consecutivi, la mattina alle 7 ero già in ufficio.. vabbè, è passata anche questa :)
Fine settimana che sarà quasi interamente dedicato a sistemare la nuova camera, dopo il trasloco della scorsa settimana.
Oggi mentre tornavo a casa, negli auricolari Alanis Morissette cantava Ironic, e attorno si respirava autunno: piacevole, indescrivibilmente piacevole. Ammesso che indescrivibilmente esista nel vocabolario italiano :))